Corso di Orientamento per le Scuole Medie di Ruvo.

Nel corrente anno scolastico 2006-2007, per la prima volta, si è organizzato presso il Palazzo Jatta un breve corso di orientamento per i ragazzi ruvesi di terza media interessati allo studio dell’antichità.

Il Liceo Classico “A. Oriani” di Corato, che offre già nel suo territorio a tutte le Scuole Superiori di I° grado, corsi propedeutici allo studio delle Lingue Classiche, nella persona del Dirigente Prof. Michele Caldarola e del Docente Referente per la Continuità/Orientamento Prof. ssa Luisa Mascoli, ha subito accolto la richiesta dell’utenza realizzando, nelle affascinanti cantine arredate della Famiglia Jatta, piacevoli incontri sulla Lingua Greca e sull’arte antica.

Attraverso una didattica aperta alle nuove tecnologie, l’antichità è stata presentata nella sua forza, nella sua ricchezza e nei suoi profondi legami con la modernità; sono stati prospettati i numerosi sbocchi professionali che la cultura umanistica di pregio offre ed è stato colto il valore che i Beni Culturali costituiscono per il nostro territorio.

Gioiosa l’atmosfera creatasi tra i docenti e gli alunni e calorosa l’accoglienza della dolce Sig.ra Rosa Maria Faenza Jatta, che, con la collaborazione di suo figlio Marco e di suo marito Luigi, ha poi guidato adulti ed adolescenti per le storiche stanze del Palazzo splendidamente arredate, tra le note della musica di famiglia e a seguito del rinfresco squisitamente offerto.

L’esperienza appena realizzata rappresenta solo l’esordio di un’intensa collaborazione tra il Liceo “A. Oriani” (una scuola in crescita grazie alla sua variegata offerta formativa) e il Museo-Palazzo Jatta, che ospiterà regolarmente attività di approfondimento nell’ambito dello studio del libro antico e del reperto archeologico (v. Progetto “Muse e Musei”).

Diomira Invisible Ensemble

Mercoledì 31 gennaio 2007, nel Grottone (ex deposito delle mandorle) di Palazzo Jatta si è svolto il concerto “HOCUS POCUS” dei DIOMIRA INVISIBLE ENSEMBLE (Vittorio Gallo – sax soprano, alto, sopranino, voce; Adolfo La Volpe – chitarra elettrica, live electronics; Pierpaolo Martino – basso elettrico; Daniele Abbinante – batteria) con ospiti STEVE POTTS – sax alto & soprano e GIANNI LENOCI – pianoforte.Flyer del Concerto

Un pugno di composizioni dal songbook di Steve Lacy. Un quartetto di musicisti in bilico tra jazz, rock, elettronica e dadaismo sonoro. Due ospiti: uno dei più originali ed intensi sassofonisti della sua generazione, collaboratore stretto di Lacy per oltre un ventennio, ed uno dei più avventurosi pianisti italiani, profondo conoscitore della musica del genio newyorchese.
STEVE POTTS – sax contralto e soprano, nato il 21 gennaio 1943 a Columbus (Ohio), Steve Potts proviene da una famiglia di musicisti. In tenera età, rimane affascinato dal sassofono dopo aver ascoltato suo zio Buddy Tate suonare nell’orchestra di Count Basie. Si dedica quindi simultaneamente allo studio dell’architettura e della musica con Charles Lloyd. La scelta di dedicarsi completamente alla musica lo porta a spostarsi a New York per studiare con Eric Dolphy. Là stringe amicizia con Ron Carter e frequenta Coltrane, Tony Williams, Jimmy Garrison, Herbie Hancock e Wayne Shorter.
DIOMIRA INVISIBLE ENSEMBLE si chiamano così poiché “Diomira” è nome di donna ed è stato scelto da Calvino per la prima delle sue città invisibili, nella serie “Le città e la memoria”. La scrittura dei Diomira, tuttavia, non vive di memoria ma di ricordi. Essa costruisce un dialogo mai sistematico ma sempre improvviso ed improvvisato tra passato e presente.
Steve PottsInvisibile”, in una società dominata dall’immagine la nostra musica vuole essere un invito all’ascolto. Essa non traduce tanto le immagini quanto i suoni, le voci, i rumori della città.
Ensemble”, si tratta di suoni ascoltati, ricordati, ripensati da ciascuno di loro quattro, aldilà di ruoli, funzioni e stili ben precisi. Quattro voci, quattro angoli di uno spazio che racconta lo spazio – quello urbano – in un divenire polifonico dove ci sono punti di partenza ma non d’arrivo.
Il concerto è stato registrato dalla Vertigo Imaging(www.vertigoimaging.it) nell’ambito del progetto dal titolo “Microbi” che nasce dall’esigenza di dar voce a realtà “minime” e preziose: si tratta di quei piccoli, piccolissimi circuiti attorno ai quali gravitano realtà artistiche di grande spessore.
Il progetto consiste in un ciclo di cinque documentari, ciascuno dedicato ad un artista o a un gruppo di artisti “off”.
L’opera è pensata in previsione della trasmissione televisiva su territorio nazionale: essa, in effetti, ha una finalità essenzialmente documentaristica e “divulgativa”, dal momento che mira a creare un “dialogo” tra la realtà descritta e i fruitori del mezzo televisivo.

Concerto per musica di Nicola Faenza

É possibile scaricare due brani registrati durante un concerto tenutosi a Modugno nella chiesa Maria SS. del Suffragio (Purgatorio) il 11/12/2005 grazie alla collaborazione dell’ dell’Archeoclub d’Italia col patrocinio del Comune di Modugno. I brani sono raggiungibili in fondo a questa pagina.

Concerto - palazzo JattaIl giorno 30 ottobre 2004 si è tenuto nel salone di Casa Jatta, in occasione della sua apertura al pubblico, un concerto delle musiche del compositore modugnese Nicola Faenza, musiche eseguite per la prima volta dopo quasi un secolo (lo stesso concerto si era tenuto nella sera precedente nella Casa Museo Ribezzi-Petrosillo[link esterno su nuova finestra:www.museoribezzipetrosillo.it]).
Nicola Faenza, bisnonno della padrona di casaRosaMaria Faenza Jatta, studiò a Napoli presso il Conservatorio S. Pietro a Maiella, ebbe come maestri MercadanteCosta e Conti e fu amico diFrancesco Paolo Tosti a cui dedicò una lirica per canto e pianoforte.
Tornato a Bari, fondò il primo Circolo Musicalecon annessa Scuola di Canto Corale e Musica Strumentale. Fu, oltre che un valente didatta, anche un apprezzato compositore di musica per orchestra e da camera.
Compose numerose liriche per canto e pianoforte, molte delle quali su versi dell’amico magistratoAngelo Ribezzi con cui spesso s’incontrava a parlare di musica e poesia nel Circolo Unione di Bari.Frontespizio della Pubblicazione d'epoca
Faenza fu a Bari e in Puglia una figura di grande rilievo come è documentato dalle sue opere e dalla sua attività. Il manoscritto di una delle sue composizioni più importanti, “Omaggio a Piccinni”, eseguito per la prima volta in occasione dell’Inaugurazione del Monumento a Piccinni a Bari, è ancora oggi conservato nella Casa-Museo dell’illustre musicista barese.
Con i concerti tenuti a Latiano e Ruvo si è voluto così riscoprire un compositore pugliese per troppo tempo dimenticato e le sue musiche per pianoforte hanno allietato un folto pubblico affascinato da queste melodie riscoperte dopo quasi un secolo di oblìo.

É possibile ascoltare due brani registrati durante un concerto tenutosi a Modugno nella chiesa Maria SS. del Suffragio (Purgatorio) il 11/12/2005 grazie alla collaborazione dell’Archeoclub d’Italia col patrocinio del Comune di Modugno.

Yole Pensiero romantico per pianoforte, op. 31; “Alla signorina Maria Petruzzelli Sagariga-Visconti”

Sogno Lusinghiero, Notturno per pianoforte, op. 12, 1890.

Segni di Storie Private. Segni di storia. Abiti a Palazzo Jatta

10/4/2007 – Anteprima Mostra “Segni di Storie Private. Segni di storia. Abiti a Palazzo Jatta”

Palazzo Jatta
Settimana della Cultura 2007
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali organizza anche quest’anno la Settimana della Cultura che si svolgerà sul territorio nazionale dal 12 al 20 maggio 2007.
Nel corso della settimana della cultura musei, monumenti e siti archeologici statali saranno accessibili gratuitamente e sarà possibile fruire di una grande varietà di iniziative: aperture straordinarie e nuove aperture di siti, visite guidate, restauri in corso o appena terminati, concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche, recitazioni, mostre, convegni, conferenze, iniziative per i giovani.Palazzo Jatta - Settimana della cultura
E’ prevista in occasione della suddetta “settimana della cultura”, a Ruvo di Puglia (BARI ) l’apertura di uno degli appartamenti privati della Famiglia Jatta all’interno del Palazzo che ospita il Museo Archeologico Nazionale Jatta, ([l’ingresso eccezionalmente è di € 3.00 per persona] biglietteria e visite guidate a cura della Società Cooperativa Palazzo Jatta) con l’eccezionale esposizione di alcuni degli abiti d’epoca della Collezione Jatta — Bonelli. In occasione della IX Settimana della Cultura, infatti, la Società Cooperativa Palazzo Jatta, creata nel 2005 per gestire e valorizzare l’importantissimo patrimonio di beni mobili e immobili d’epoca di proprietà della famiglia Jatta, vuole offrire un assaggio (saranno esposti tre pezzi) della Mostra che riguarderà la collezione di abiti d’epoca (appartenuti alle famiglie Jatta di Ruvo di Puglia e Bonelli di Barletta) databili dalla prima metà del XVIII secolo ai primi anni del ‘900, mostra mostra che speriamo di realizzare quando si riuscirà a reperire i
fondi necessari. [La collezione]

Segni di storie private. Segni di storia. Abiti a Palazzo Jatta

Il Catalogo è in vendita, se sei interessato all’acquisto, e vuoi dare un’occhiata a come è stato realizzato clicca qui.

Domenica 18 dicembre 2005, in un tardo pomeriggio di freddo secco succeduto ad una leggera nevicata notturna, si è tenuta a Ruvo, nella cornice del salone di Palazzo Jatta, la conferenza di presentazione al pubblico del libro “Segni di storie private. Segni di storia. Abiti a Palazzo Jatta” uscito, iin una splendida veste grafica, dai tipi di Claudio Grenzi Editore.

Il volume, che si avvale della preziosa presentazione di Alvar Gonzàles Palacios, dà un contributo d’eccezione alla storia del tessuto e del costume in ambito pugliese, italiano, internazionale, attraverso lo studio e la catalogazione di trentasette pezzi tra abiti maschili e femminili, accessori di moda, corredi, arredi domestici e arredi sacri, realizzati tra la metà del diciottesimo secolo e d il terzo decennio del millenovecento.

Le buone condizioni dei pezzi danno unicità all’intero nucleo appartenuto in massima parte ad una sola famiglia, quella, cioè, dei Bonelli di Barletta, venutasi a sposare nel 1930 con la famigliaJatta nelle persone di Anna De Beaumont Bonelli Giovanni Jatta.Presentazione del libro - Da sinistra: il presidente Vendola, il commissario Volpe e Rosamaria Faenza Jatta  Davanti ad un pubblico di circa un centinaio di persone e dietro il coordinamento di RosaMaria Faenza Jatta, hanno introdotto la serata con il proprio contributo di idee dapprima ilCommissario Prefettizio del Comune di Ruvo di Puglia Mario Volpe seguito dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dal Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari Pasquale Bellini. Il primo ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza della famiglia Jatta, fortemente radicata nel territorio e profondamente legata alla città di Ruvo; il secondo, invece, ha dovuto sottolineare la cronica mancanza di fondi per la cultura proponendosi, tuttavia, di aiutare la stessa a raggiungere il più ampio pubblico al fine di tendere ad un miglioramento generale delle persone, agevolando anche iniziative che, come questa, partono dal privato. Cat. 3 - Sottoveste maschileSono intervenute, subito dopo di loro, le due autrici del testo:MariaPia Pettinau Vescina, studiosa del tessuto e del costume, “Cultore della materia” presso l’insegnamento di Storia delle Arti applicate e dell’Oreficeria nella facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Lecce, ha voluto ringraziare quanti le hanno permesso di effettuare questo studio. Roberta Orsi Landini, studiosa del tessuto e del costume (in particolare ha lavorato sulle collezioni tessili di Palazzo Pitti), curatrice di diverse esposizioni e cataloghi per laGalleria del Costume di Firenze, creatrice e direttrice dell’attività didattica della Fondazione Lisio di Firenze, ha sostenuto l’idea di costituire un Museo del Costume che vada ad aggiungere elementi preziosi alla scenografia di ciò che il territorio e la cittadina di Ruvo offre al visitatore.

Cat. 18 - abito femminile

La finalità di un Museo del costume sarebbe, infatti, alla luce di ciò che questo studio ha scoperto, quella di evidenziare gli aspetti dei modi di vivere del sociale partendo dall’importanza di un abito femminile quale quello probabilmente appartenuto a Giulia Viesti (Cat. 18), per arrivare al segno lasciato nella storia da un pantalone particolare in panno di lana rosso. Il primo, infatti, costituisce una rarità in quanto si mostra eccentrico e giovane nell’uso di colori, nei tagli, negli sboffi e nelle varie guarnizioni; di manifattura francese, in tessuto a maglia di seta stampata, con garza in diversi colori, trova affinità solamente con un abito di stile impero conservato presso il Museo del tessuto di Lione. Del secondo, invece, la fascia di tela in vita testimonia la relazione e l’intreccio della cultura aristocratica con quella popolare.

Ebbene, quando la professoressa MariaPia Pettinau Vescina si è fermata a studiare i vestiti ospite in casa nostra ho avuto modo di sorprendermi, distinguendo alla lente d’ingrandimento abiti e gilet, sottovesti, marsine e sottomarsine, manifatture sartoriali provenienti dall’Italia meridionale e manifatture di tessuto francese, broccati, taffetas e ricami, fili di trama e di ordito, filigrane di oro filato e riccio. Ho potuto notare come dalla visione del particolare a quella del pezzo intero cambiasse ogni cosa a tal punto da lasciare immaginare non solo un mondo a parte nel mondo del tessuto, ma anche l’accuratezza, l’operosità e la preparazione di chi quel tessuto l’aveva prodotto, cucito in abito e riutilizzato con modifiche nuove, aggiunte ed integrazioni.

Ecco perché le finalità di questo lavoro, propedeutico ad una esposizione temporanea o permanente che sia, è quello non solo di conservare e conoscere, ma anche di comunicare e condividere con altri per far vivere o rivivere la memoria storica.

Touring Club

Un piccolo assaggio di ciò che vorremmo realizzare è stata la visita che circa 500 soci del Touring Club Italiano hanno effettuato l’11 Novembre 2001 agli appartamenti di Famiglia. E’ stata una manifestazione organizzata dal TCI (il quale ha anche pubblicato la foto del museo sulla copertina dela guida ai musei d’Italia del 1999) nell’ambito del circuito La Penisola del Tesoro, ed in collaborazione con la PROLOCO di Ruvo di Puglia.