Rubi Antiqua: un nuovo sguardo sull’archeologia e il collezionismo nel XIX secolo tra l’Italia meridionale e la Francia.

I reperti archeologici scoperti sul territorio del sito peucezio di Ruvo di Puglia, in Italia meridionale, hanno suscitato l’interesse e la curiosità degli antiquari europei del Settecento e dell’Ottocento. Se in Italia, a Ruvo, si costituiscono collezioni incentrate sul patrimonio locale (fratelli Giovanni e Giulio Jatta, Caputi, Lagioia) e altri reperti antichi di Ruvo vanno ad arricchire il Reale Museo Borbonico di Napoli, in Francia il fenomeno delle esportazioni e della vendita all’asta di collezioni, alimentano di antichità ruvestine prima le collezioni private (duc de Blacas, Edme Antoine Durand, Joseph Tôchon), poi i musei pubblici. Inoltre il bilancio del decennio francese a Napoli, e i lavori svolti dall’Istituto di Corrispondenza Archeologica ai quali la Francia prese parte in maniera determinante, hanno avuto un impatto decisivo sull’archeologia italiana dell’Ottocento.

Questo progetto intende rinnovare l’interesse sull’archeologia e sul collezionismo dell’Ottocento tra Italia e Francia, attraverso l’osservatorio privilegiato del sito di Ruvo. Se alcuni studi, precedenti e isolati, hanno affrontato l’argomento, si deve tuttavia costatare a tutt’oggi la mancanza del catalogo scientifico e dello studio storico della ricca collezione Jatta, divenuta museo nazionale ormai 20 anni fa, nonchè di una sintesi scientifica sull’archeologia ruvestina e del suo impatto sul collezionismo italo-francese. Rinunciando all’approccio biografico che ha caratterizzato finora la bibliografia precedente, si partirà dallo studio della storia del sito archeologico, ritenuto il più pertinente all’analisi di un fenomeno globale, transdisciplinare ed europeo. Lo studio di fonti archivistiche inedite (archivi privati Jatta e fondi d’archivi pubblici italiani e francesi) e l’analisi scientifica dei reperti restaurati, arricchiranno la nostra conoscenza della collezione Jatta e delle altre collezioni ruvestine, ed infine del restauro di antichità nell’Ottocento.

I risultati di questo studio saranno diffusi sotto forme diverse, per differenti tipologie di pubblico. Per gli esperti un database accessibile on-line pubblicherà i risultati finali che saranno anche sintetizzati in pubblicazioni scientifiche, di cui i componenti dell’equipe di ricerca presenteranno i lavori in occasione di un convegno organizzato dall’Istituto Nazionale di Storia dell’Arte di Parigi. Per il grande pubblico, un film documentario mostrerà le varie fasi della ricerca evidenziando l’importanza del sito di Ruvo nella storia dell’archeologia europea. Una mostra, infine, ospitata da un importante museo parigino s’interesserà al fenomeno delle collezioni archeologiche dell’Ottocento, attraverso l’esempio della famiglia Jatta e di altre importanti famiglie ruvesi, rendendo fruibili al grande pubblico alcuni reperti molto famosi e opere d’arte poco conosciute.

Patrocini:

patrocini

Collaborazioni – Partnerships:

  • Programma di ricerca Museo del Louvre/INHA “Répertoire des ventes d’antiques à Paris au XIX siècle”, INHA (Istituto Nazionale di Storia dell’Arte di Parigi)
  • Museo del Petit Palais
  • C2RMF (Centro di Ricerca e di Restauro dei Musei di Francia)
  • Museo Archeologico Nazionale di Napoli
  • Museo Archeologico Nazionale Jatta
  • Soprintendenza Archeologica della Puglia
  • Università degli Studi di Bari
  • Università degli Studi di Milano.

Press Office:

rpconsultingR.P. Consulting Via Melo, 96 70121 Bari Tel 080/9909981 – 328/3285805 Fax 080/9147864 Mail: g.ventrelli@studiorp.it

Presentazione dei vincitori del concorso di ricerca Emergence(s) 2013 Comune di Parigi (FR)

talosMartedì 21 Gennaio alle ore 9.30, nelle sale del Bureau de la Recherche de l’Enseignement supérieur et de la Vie étudiante della Mairie de Paris, si è tenuta la prima riunione dei vincitori del concorso di ricerca Emergence(s) 2013 promosso dal Comune di Parigi, presieduta da M. Laurent Kandel, segretario generale del Consiglio Scientifico della capitale transalpina, nonché ideatore di questa importante iniziativa di mecenatismo che conferma la città tra i top investor europei nelle attività di ricerca multidisciplinare.

L’obiettivo principale di Emergence(s) è aiutare i giovani ricercatori ad emergere e promuovere i propri studi sperimentali ed innovativi in un contesto generale di “emergenza” nel campo della ricerca scientifica. La Mairie de Paris dà così la possibilità ai 10 vincitori di creare una nuova équipe di ricerca o di sviluppare maggiormente una esistente da poco tempo. Il concorso è aperto ad ogni disciplina. I vincitori di questa edizione sono cosmochimici, biologi, medici, sociologi, matematici, informatici, geografi, archeologi (uno per ogni disciplina tra quelle presentate da ben 90 equipe di ricerca di tutta Europa), tutte eccellenze provenienti dai più prestigiosi istituti di ricerca parigini come il CNRS, l’Ecole Normale Supérieure, l’Université Pierre et Marie Curie, l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Paris 7 Diderot. L’unica vincitrice straniera, proveniente da uno dei dipartimenti di archeologia più prestigiosi al mondo (ANHIMA UMR 8210) è la pugliese Daniela Ventrelli col suo “Rubi Antiqua (Ruvo di Puglia): Un nouveau regard sur l’archéologie et le collectionnisme au XIX siècle entre Italie du Sud et France”, unico progetto di natura più squisitamente umanistica rispetto a quelli degli altri vincitori relativi a discipline di natura scientifica e tecnologica.
Durante la presentazione, i vincitori hanno illustrato il proprio progetto, l’équipe di lavoro e la sede nella quale si svilupperanno le attività.
Il programma Emergence(s) assegna ai vincitori un budget massimale di 300.000 Euro per 4 anni, con la possibilità di ottenere altri co-finanziamenti, necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati della ricerca.
Ognuno dei 10 vincitori assumerà la carica di “Chef d’équipe”, diventando un imprenditore della ricerca, capace di dare lavoro ai suoi collaboratori e di promuovere il suo progetto presso enti pubblici e mecenati privati, al fine di recuperare i fondi necessari alla piena attuazione dei lavori e delle linee programmatiche.
Il progetto “Rubi Antiqua” , in particolare, prevede un budget complessivo di 700.000 Euro, già coperti al 50%, per cui è in corso la ricerca di altri co-finanziatori. L’équipe guidata da Daniela Ventrelli sarà composta da giovanissimi ricercatori francesi e italiani, forti di titoli maturati nelle università più importanti di Italia e Francia, nonché in musei come il Louvre e la sua prestigiosa scuola.
Il progetto, in sintesi, si occuperà di studiare la realtà archeologica di Ruvo di Puglia nella sua particolare storia di antico sito peucezio che, nonostante abbia restituito alcuni tra i capolavori assoluti della ceramografia apula e attica, non è stato mai scavato scientificamente.
Infatti, a Ruvo nella prima metà dell’Ottocento, alcuni dei più colti e appassionati cittadini spendevano ingenti fortune pur di salvare incredibili reperti dalla dispersione all’estero, generando una sorta di competizione intellettuale e culturale, degna di quelle delle capitali europee dell’epoca. Ed è sempre nel comune ruvestino che sono nati i fratelli Giovanni e Giulio Jatta, la cui storia ha da sempre affascinato Daniela Ventrelli tanto da indurla a proporre questo articolato studio sulla nascita del fenomeno del collezionismo dell’epoca in questa città.
L’indagine che verrà condotta ha il suo pendant innovativo nell’analisi dell’impatto di questo fenomeno sull’entourage dei collezionisti francesi della stessa epoca che, grazie
all’acquisto di reperti provenienti proprio da Ruvo, costituirono il nucleo di importanti collezioni archeologiche poi confluite nei musei del Louvre e del Cabinet des Medailles di Parigi, e di altri Musei francesi.
Il progetto si focalizzerà soprattutto sullo scambio culturale avvenuto tra i collezionisti dell’epoca italiani e francesi e il ruolo fondamentale del mercato antiquario napoletano nel tramite del passaggio dei vasi tra Ruvo e la capitale francese.
Fondamentale per la nascita di questo progetto è stata la completa e illuminata disponibilità di Rosa Maria, Luigi, Marco, Andrea e Cristina Jatta che hanno concesso l’esclusiva sullo studio del loro patrimonio archeologico e archivistico alla nuova équipe di Rubi Antiqua, certi che questo servirà a far riscoprire al meglio la storia speciale di questa famiglia unica al mondo nel suo genere.
Una famiglia, due fratelli, che da soli hanno costituito già nel 1840 un Museo archeologico ricco di reperti annoverati tuttora tra i più belli ed importanti nel panorama dell’archeologia mondiale.
L’équipe, in totale, consisterà in più di 15 membri e potrà contare sul sostegno italiano dell’Università degli Studi di Bari, impegnata da sempre sul territorio della magna grecia, e dell’Università degli Studi di Milano, che da anni si occupa delle ricerche su due importanti collezioni archeologiche provenienti da Ruvo, le Collezioni Caputi e La gioia. Fondamentale il patrocinio e il sostegno del Comune di Parigi, del Comune di Ruvo di Puglia, della Regione Puglia (rappresentata dall’assessore Silvia Godelli), nonché del Soprintendente Archeologo della Puglia Dott. L. Rocca. I risultati saranno resi pubblici attraverso due differenti canali. Quello più propriamente scientifico consisterà in una pubblicazione globale dei lavori, un convegno e un database digitale interrogabile per query.
Quello a carattere più divulgativo e “Grand Public”, con un impatto forte grazie ad una mostra-evento, che sarà ospitata in uno dei musei più prestigiosi della capitale francese, e ad un docu-film prodotto con il contributo tecnico del festival della scienza “Paris Sciences”.
Parigi è la città in cui una ricercatrice italiana, da sola e con la forza di passione e idee, ha potuto federare una rete virtuosa di partner scientifici, fino a rendere il suo progetto appetibile e vincente per il programma Emergence(s).

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  • Museo del Petit Palais
  • C2RMF (Centro di Ricerca e di Restauro dei Musei di Francia)
  • Museo Archeologico Nazionale di Napoli
  • Museo Archeologico Nazionale Jatta
  • Soprintendenza Archeologica della Puglia
  • Università degli Studi di Bari
  • Università degli Studi di Milano.

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La Memoria e l’Oblio in Albania di Kesiana Lekbello

Martedì 14 gennaio alle ore 17.30 presso la Galleria Nazionale della Puglia a Bitonto

Verrà presentato il volume La Memoria e l’Oblio in Albania di Kesiana Lekbello, editore Mauro Ferri.

mibacgallerianazionaledellapuglia

Una visita critica nel cuore dell’Albania con fatti documentati che attestano l’incapacità di gestire la “libertà” ritrovata. Due sono i nodi: la manipolazione a fini propagandistici del periodo storico che va dal 1939 al 1946 e l’incuria dei Beni culturali e paesaggistici. Salvare la memoria e la verità storica dell’Albania è una necessità imprescindibile, così com’è fondamentale riconoscere la funzione civile del patrimonio storico e artistico.

Kesiana Lekbello, studiosa dell’arte e dell’architettura nel contesto storico e culturale, Docente di Storia dell’Architettura presso l’Università “Albania” di Tirana, ha pubblicato per Bota Shqiptare “Storia dell’Architettura dall’antichità greco – romana fino al 1600, Vol.I”, per Pazzini Editore il saggio “L’icona Cristana in Albania”. Ha curato sul quotidiano La Voce una serie di approfondimenti riguardanti le mostre “Da Vermeer a Kandinsky” e “Pittura americana del XX secolo, da Hopper a Warhol”, e successivamente la rubrica “Romagna è Oriente”. Collabora con il quotidiano nazionale albanese Shekulli.

Interviene il prof. Girolamo Devanna.

Sarà presente l’autrice.

Info 080099708; e-mail gallerianazionaledellapuglia@beniculturali.it

“Arte Moderna e Contemporanea nelle Dimore Storiche”

Roma, 11 settembre 2009 – Arte Moderna e Contemporanea nelle Dimore Storiche è una manifestazione, prima nel suo genere, voluta ed organizzata dall’Associazione Dimore Storiche Italiane.
Il 25, 26 e 27 settembre ben 38 tra palazzi, castelli e ville, dislocati su tutto il territorio nazionale, apriranno le loro porte al pubblico per svelare i loro  “tesori” moderni e contemporanei. In alcuni di questi storici luoghi si svolgeranno interessanti eventi collaterali (fusioni di sculture, performance).
L’Associazione Dimore Storiche Italiane, il cui obbiettivo è da sempre custodire, tutelare e valorizzare gli immobili vincolati, con questo appuntamento intende sottolineare quanto sia forte ed attuale il binomio antico-moderno, mettendo in risalto la figura del proprietario-mecenate.
Tale ruolo vede nei proprietari di un edificio storico i primi entusiasti promotori di iniziative culturali che siano in grado di valorizzare e portare avanti nel futuro in chiave contemporanea la tradizione del passato. Ricalcando le orme degli avi, i proprietari del giorno d’oggi seguono e si appassionano alle opere di artisti conosciuti e meno conosciuti, collezionando lavori di maestri affermati ed incoraggiando i giovani che da poco si affacciano sulla scena artistica contemporanea. Si sfata così quel clichè che vede la dimora storica parte di un contesto esclusivamente legato al passato e spesso distante dall’attualità.
La manifestazione, curata da Luce Monachesi, Stefano Papetti e Mirtilla Rolandi Ricci permetterà in tre giorni di visitare gratuitamente immobili storici di proprietà privata, dal Piemonte alla Sicilia, ove si potranno ammirare opere d’arte di collezioni private, con artisti del calibro di De Pisis, Lega, Dan Flavin, Carl Andre, Penone, Kosuth, Pistoletto e Bovenga (questi ultimi due presenti alla Biennale di Venezia attualmente in corso).
Hanno aderito alla manifestazione importanti collezionisti, le cui raccolte sono conservate all’interno di palazzi storici, tra i quali la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Puglisi Cosentino e la famiglia Berlingeri.
E’ stata realizzata per l’occasione una pubblicazione, curata da Aloisia Marzotto Caotorta, membro del Consiglio ADSI sezione Toscana e responsabile del Gruppo ADSI Giovani Toscana, dal titolo
“Arte Moderna e Contemporanea nelle Dimore Storiche” che verrà distribuita in allegato alla rivista “LE DIMORE STORICHE”.
Trovare e raccogliere un nucleo di soci ADSI proprietari di opere moderne e contemporanee nasce da una sinergia tra Luce Monachesi, figlia del pittore Sante Monachesi ed Emanuela Varano Pinzari Consigliere nazionale e portavoce ADSI, in collaborazione con Emanuela Bracci, socio della sezione ADSI Marche.
Un anticipo della filosofia della manifestazione si è avuto lo scorso 24 giugno, a Palazzo Doria Pamphilj di Roma, ove si è  tenuta la tavola rotonda “Contemporaneo nell’antico” Incontro scontro? Hanno partecipato: Mario Lolli Ghetti, Direttore Regionale per i Beni culturali e paesaggistici per il Lazio, Stefano Papetti, storico dell’arte, l’onorevole Vittorio Sgarbi, il critico d’arte Ludovico Pratesi e Luce Monachesi; il dibattito, piuttosto acceso, è stato mediato dal giornalista del Sole 24 Marco Carminati.
La manifestazione verrà realizzata grazie a tutti quei proprietari di fabbricati storici che hanno messo a disposizione, a titolo gratuito, le loro dimore e le loro collezioni, e grazie al contributo della Buderus S.p.A., antica azienda tedesca leader nel settore dell’efficienza termica ed il cui Amministratore Delegato, Ing. Roberto Salis, è un convinto sostenitore della possibilità che il futuro degli antichi fabbricati sia legato all’innovazione tecnologica.

In allegato (pdf, 400kb) l’elenco delle dimore che verranno aperte al pubblico.

Emanuela Varano Pinzari – emanuela@emanuelavarano.it, 338.80.78.911
Emanuela Bracci – emanuelabracci@yahoo.it, 338.84.28.099
www.adsi.it

“Arte Moderna e Contemporanea nelle Dimore Storiche”

Che tempo che fa. Roberto PeregalliNei giorni 25, 26 e 27 settembre Palazzo Jatta aderisce alla manifestazione “Arte Moderna e Contemporanea nelle Dimore Storiche”, organizzata dalla sede nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane: su proposta di Luce Monachesi Sanfelice, Stefano Papetti e Mirtilla Rolandi Ricci, esperti di arte del ‘900 e contemporanea, la manifestazione propone di evidenziare come le dimore storiche continuino nel tempo a custodire e promuovere la produzione artistica. Nei suddetti tre giorni si potrà visitare la Casa Museo di Palazzo Jatta (biglietto di ingresso € 5.00 per persona) dove saranno eccezionalmente esposte opere di arte moderna e contemporanea degli artisti Alberto Carosi, Lorenzo Polimeno, Dario Damato, Filippo Alto, Daniela Raffaele e Pasquale Gadaleta.